Settimo chakra: il settimo cielo
“Il settimo chakra ci connette con la nostra natura spirituale e consente alla spiritualità di diventare una parte integrante della nostra vita fisica e di guidarci. Mentre il sistema energetico nel suo complesso è animato dallo spirito, il settimo chakra punta direttamente a cercare una soluzione intima con il divino: è il chakra della preghiera e anche il nostro conto in banca della grazia, il deposito dell'energia che riforniamo con azioni e pensieri buoni, con atti di fede e di preghiera. Esso ci permette di raggiungere un'intensa consapevolezza interiore attraverso la meditazione e la preghiera e rappresenta il nostro collegamento con la dimensione trascendente della vita.”
Tratto da "Anatomia dello Spirito" di Caroline Myss
Per centinaia di anni la gente ha parlato di un'esperienza chiamata nirvana, moksa, emancipazione, autorealizzazione, salvezza o liberazione, senza capirla in modo corretto. Gli yogi chiamano questa esperienza samadhi. Per quanto molte persone pensino che nel samadhi o nirvana tutto sia finito, non si tratta affatto di un procedimento per lasciare il mondo. Non finisce niente, solo un livello di esperienza finisce, ma ne incomincia subito un altro. Più arrivate vicini all'illuminazione più frequentemente riuscirete a vedere i segni del vostro progresso. Potete trascorrere molti anni semplicemente preparando una base e poi improvvisamente riuscite a compiere un grande balzo in avanti in molti ambiti contemporaneamente. Alcune persone possono avere bisogno di anni interi per prendere la decisione di crescere e compiere i primi passi, ma il periodo di tempo tra i successivi progressi sarà sempre più breve.
Il settimo chakra è denominato “Sahasrara” che vuole dire:“luogo dove si abita senza appoggio.” E’ localizzato sulla cuspide della testa, ma al di fuori del corpo, ed è relazionato con la ghiandola pineale. Accoglie in sé tutte le sfumature del colore ma vi predomina il violetto. In seguito alla sua attivazione, si acquisisce la “Polividenza” o potere supremo. L’uomo si trasforma cioè in Divinità, immortale e radiante, assomigliando sempre più al suo Creatore ed acquisendo il beneplacito per collaborare alla Sua Opera Cosmica. Chi si concentra su questo chakra e ne raggiunge il pieno sviluppo, vede sparire tutte le sue sofferenze, liberandosi dalla morte e trasformandosi in un immortale. È l’ultimo chakra da risvegliare e pertanto concorda con il livello più elevato della perfezione spirituale. In esso, si dissolve l’Energia attorcigliata della Kundalini, si comprende la Verità e si prova l’estasi più elevata. Quando un uomo arriva a questo punto si trasforma nel suo Essere Reale e lo Spirito si manifesta pienamente in lui attraverso i suoi corpi inferiori, i quali costituiscono la personalità esteriore. Bisogna segnalare che il “Sahasrara” non appartiene al livello fisico, ma si riferisce solamente al piano trascendentale. Per questa ragione il sesto chakra viene utilizzato dal Coronario come finestra, attraverso la quale esteriorizzarsi nel piano fisico.Quando l’uomo arriva finalmente a questo livello di evoluzione, raggiunge l’autorealizzazione, trasformandosi in un “Maestro di Saggezza”, e può allora diffondere la sua altissima energia intorno a sé, come un Sole Centrale o come un Redentore, riversando Amore e generosità verso tutto e tutti.
Nome sanscrito
Sahasrara significa mille volte ripiegato in sé. Questo chakra localizzato alla sommità del capo è in assoluto il più importante ed è chiamato il loto dai mille petali. La sua zona d'influenza è la coscienza che comprende tutto il cervello, il quale in parte è anche sotto il controllo di Ajna. Lo yoga insegna che chi riesce a risvegliare la consapevolezza di questo chakra si libera dai condizionamenti dello spazio e del tempo e raggiunge il Samadhi, lo stato di liberazione finale. Samadhi vuol dire unione, sam, con l'assoluto, adhi. Chi controlla i chakra e il flusso della Kundalini può avere volontariamente un'uscita fuori dal corpo e provare esperienze trascendentali; la morte viene chiamata mahasamadhi, la grande uscita finale che ci ricongiunge alle dimensioni non materiali dell'assoluto. Il buddismo predica come obbiettivo spirituale l'uscita dal samsara, il ciclo continuo di nascita, vita, morte e rinascita, e questo passaggio avviene tramite l'elevazione della coscienza al settimo chakra; il ricercatore spirituale raggiunge l'illuminazione tramite la meditazione e il sadhana, un insieme di pratiche spirituali ripetute regolarmente. Le parole chiave di questo chakra sono: multidimensionalità, spiritualità, filosofia, misticismo, Dio, infinito, liberazione, comunione con la natura, beatitudine.
Funzioni
"Questo chakra è il momento della saggezza, della comprensione spirituale, della conoscenza e dell'insegnamento. Ora riuniamo le informazioni che abbiamo raccolto nel corso della vita e le passiamo agli altri. Per alcuni questo significa abbandonare la vita mondana per una ricerca spirituale, mentre per altri è un momento di insegnamento e di condivisione, un momento per sviluppare la conoscenza superiore." Tratto da "Libro dei chakra" di Andorra
E' il centro della coscienza cosmica, per cui quando è aperto l'individuo riesce a produrre realtà inconsuete che vengono definite miracoli da chi ignora l'enorme potere che è, da sempre, latente in ogni essere. Lo spirito che riesce ad attivare il sahasrara prova l'indefinibile esperienza dell'estasi. E' un chakra divino che in vario modo è stato descritto da santi, mistici, grandi saggi e visionari. Leggiamo nel libro meditazione per la nuova era di Dede Riva una profonda spiegazione del Samadhi. Nel Samadhi la coscienza raggiunge il massimo dell'espansione e della chiarezza interiore, il cuore si apre completamente e la capacità intellettiva si trasforma in intuizione pura, ricordiamo a questo proposito l'etimologia della parola che abbiamo visto derivare da “en”, in e “teso”, Dio, “Intuizione” quindi è l'esatta traduzione del sanscrito di Samadhi. Tale stato è presente nelle principali tradizioni religiose di tutto il mondo; è ciò che il buddismo chiama il “vuoto”, e altre.. è quello che significa stare seduti senza pensieri.
Disfunzioni
"Avevo sperimentato in prima persona i molti pericoli e i tranelli provocati dal risveglio prematuro di tali energie e questo fu, alla lettera, il mio battesimo del fuoco. Il tempo passava e le mie ferite fisiche e psichiche si rimarginavano, ma conservano un forte desiderio di capire tutto ciò che possono insegnare i chakra. Grazie alla filosofia tantrica ho scoperto che è possibile trasformare la negatività in positività, ma ho avuto bisogno di anni per capirlo. Oggi posso affermare che ciò che ho acquisito è infinitamente più grande di ciò che ho perduto inizialmente. Son sopravvissuta allo scontro impetuoso c on il serpente Kundalini e posso dirmi felice di avere avuto tale opportunità in questa vita. La legge del karma ha veramente un'azione equilibratrice nel passaggio da una vita all'altra. Le disfunzioni quindi sono legate all'alienazione e alla perdita di identità."
Naomi Ozaniec
Amore
L'amore, che nei sei chakra precedenti è caratterizzato da precise qualità fisiche e mentali, qui si libera dai limiti ed entra nello stato senza condizioni che può sia comprendere sia trascendere il rapporto sessuale. Chi ama con questo chakra mette in sintonia corpo, mente e spirito evitando la frammentazione e la ristrettezza di molte manifestazioni affettive condizionate.
Lavoro
Liberazione, anima, coscienza cosmica.
Età
Dai cinquant'anni fino al termine della vita. L'individuo si sente meno condizionato dagli stimoli e dagli istinti tipici delle età passate, è una fase con qualche rischio perché si possono avere dei momenti di crisi o dei straordinari mutamenti spirituali; è il periodo della grande saggezza e della ricerca spirituale seria e profonda, in questa fase l'individuo tende a dare il meglio di se stesso.
Colore:
Viola. Il viola può essere usato per guarigioni energetiche globali.
Senso:
Coscienza.
Suono:
la nota musicale del settimo chakra e il SI, la frequenza vibratoria è 211,94 MHZ
Segni dello Zodiaco:
Capricorno, Pesci.
Metallo:
la pietra filosofale.
Pietre:
Diamante, cristallo di rocca, giada bianca, tormalina bianca.
Aromi:
loto, incenso, violetta, ambra, rosmarino, bergamotto.
Pianeta:
Nettuno
Animali simbolo:
il serpente risvegliato, il serpente del bene.
Lato oscuro:
Ansia
“L'ansia è il combustibile naturale di ogni disturbo e malattia. Senza ansia la guarigione si manifesta da sola, spontaneamente e naturalmente. L'ansia è quando uno si sente stretto, messo nell'angolo, escluso, si stringe il cuore, si sente una stretta al collo e al torace e tutto appare difficile e insormontabile. L'intensità del disturbo varia da individuo a individuo. Qualcuno manifesta l'ansia solo in determinate situazioni (come ad esempio durante il ciclo mestruale), qualcun altro è, più o meno, sempre ansioso. Vi sono persone che si preoccupano “per tutto e per tutti” e che appena hanno smesso di preoccuparsi per qualcosa trovano subito qualcos'altro per cui farlo, quasi avessero la necessità di essere “costantemente preoccupati” per qualsiasi cosa, altre persone lo fanno solo in determinate situazioni. Per troppe persone la vita è fatta di ansia, respirano ansia in continuazione, in dosi diverse, vivono così per abitudine e il loro comportamento diventa strano e si nota solo se arrivano agli eccessi.”
“Per l'ansia consiglio solo una ricetta: AMORE, AMORE e ancora AMORE.”
Dove c'è AMORE e SPIRITUALITA' autentica non ci può essere ansia.
Bibliografia:
- Giorgio Cerquetti, settembre 2006, “Il potere dell'energia vitale. Chakra e Kundalini.”, L.S. Gruppo Editoriale, Citta di Castello (PG);
- Giorgio Cerquetti, 2000, “I Chakra. La conoscenza dei chakra, i vortici energetici che collegano corpo, mente e coscienza, e della Kundalini, l'energia che mantiene in vita gli esseri umani”, Gruppo Editoriale Futura Spa;
- Sito web: www.fisicaquantistica.it;