Se vuoi puoi superarli, il primo passo è accettare l'accaduto e scrollarsi di dosso il senso di colpa.
Un incidente, una violenza, una perdita...Quando un fatto ci tocca profondamente, è impossibile dimenticarlo. Imparare a conviverci è necessario per ricostruire la nostra sicurezza e la nostra fiducia.
Cos'è un trauma:
lesione determinata dall'azione violenta di agenti esterni; emozione che incide profondamente sulla personalità del soggetto: Fatto, evento negativo o violento che provoca un forte turbamento e si manifesta con diversi sintomi, psichici o fisici, di ansia che si ripetono nel corso del tempo.
Il passato ci segna per sempre “conseguenze psicologiche”
Non tutte le persone restano traumatizzate pur avendo vissuto la stessa vicenda: Carlo, stilista di 31 anni, due anni fa ha vissuto uno spaventoso incidente stradale, e malgrado le cicatrici sulle gambe, l'ha già quasi dimenticato. Sua moglie, che era in auto con lui, ne è uscita illesa, ma soffre ancora di disturbi psicologici: non ha più guidato la macchina da allora. Gli avvenimenti che ci scuotono possono essere gravi, come abusi sessuali, maltrattamenti o traumi irreversibili, o meno gravi come rotture sentimentali, brutti tiri della sfortuna o fallimenti professionali. Il valore psicologico di un fatto è sempre molto personale, perché il dolore e la sofferenza sono soggettivi. Secondo gli esperti il fatto che un incidente possa renderci ansiosi e totalmente indifesi è perché ci riporta alle nostre prime esperienze di ansia e paura o con gli stadi iniziali di impotenza e angoscia. Riviviamo la nostra prima sofferenza.
Nel baule dell'infanzia i problemi irrisolti
Il trauma, che molte volte ha la sua origine in un fatto vissuto nell'infanzia, integra non solo i fatti subiti che causano lo shock (morti, separazioni), ma anche i cambiamenti bruschi del contesto in cui si vive (abitazione, scuola, amici...) e, sopratutto per le sue conseguenze a lungo termine, gli ambienti ostili permanenti: genitori poco affettuosi o assenti, possessivi e manipolatori, ricattatori, abusi sessuali, maltrattamenti.
In questo modo quindi per trauma s'intende un'esperienza irrisolta nel momento in cui la si è vissuta e che continua a condizionare anche in età adulta. A volte i sintomi non compaiono immediatamente dopo il fatto traumatico; possono rimanere sopiti per anni e persino decenni, e un bel giorno risvegliarsi come una molla e attivare tutti i meccanismi che mettono sulla difensiva il nostro organismo.
I sintomi del trauma a breve e a lungo termine.
I sintomi di un trauma possono essere permanenti, instabili (vanno e vengono) o riemergere dopo un po' di tempo, anche molto lungo. Non sono gli stessi per tutte le persone, dipendono dalla natura, dalla gravità dell'accaduto e dai mezzi personali che si hanno per affrontarli.
A breve termine:
attacchi di panico, fobie e ansia, sussulti continui, iperattività, tentativi di evitare certe circostanze, voglia di piangere, strana attrazione per le situazioni pericolose, cambi bruschi di temperamento e dell'attività sessuale.
A lungo termine:
sintomi che compiono dopo un anno, ma anche oltre, come timidezza eccessiva, incapacità di prendersi degli impegni, stanchezza cronica, problemi nel sistema immunitario, mal di testa, depressione, perdita di interesse per la vita, senso di impotenza o eccessiva difficoltà a relazionarsi.
Come si manifesta?
Come una crisi o come un ostacolo, quando l'ipereccitazione, la costrizione e la dissociazione diventano cronici generano uno stato di ansia che interferisce continuamente con la vita normale di una persona. Il trauma di solito si manifesta in due modi assolutamente differenti l'uno dall'altro: immediato o cumulativo.
Comparsa immediata:
un fatto scatenante fa rivivere nitidamente o inconsciamente il trauma. Qualsiasi fatto, per piccolo che sia, ricorda quello traumatico e scatena la crisi.
Comparsa cumulativa:
il processo è lento, il trauma lavora in modo sotterraneo come un sistema di logoramento psico-emotivo che annienta la capacità di autonomia.
Come superare un trauma: una strada lunga ma sicura
Non esistono formule magiche che ci consentano di rifare la nostra vita. Ogni persona dovrà esplorare le sue personali capacità e trovare le risorse necessarie per riuscirci, ma ci sono alcuni consigli generali.
Parlare con qualcuno dell'accaduto.
C'è sempre una persona abbastanza sensibile da capire e abbastanza solida alla quale poterci appoggiare e che può darci forza. Questo aiuta a prendere le distanze dall'accaduto. Un buon professionista poi, aiuta sempre.
Circoscrivere le emozioni negative.
Paura, rabbia, risentimento e cercare di dare loro una giusta dimensione. Un trauma lascia sempre degli strascichi, ma se non riusciamo a controllarli possono diventare il fulcro della nostra vita.
Trasformare a nostro favore le emozioni negative.
Se ci mettiamo d'impegno, possiamo riuscire a fare in modo che la paura ci renda più prudenti, la rabbia più intraprendenti e il rancore più critici. I sentimenti hanno sempre un rovescio positivo.
Recuperare gli aspetti positivi.
Per evitare che il trauma ci renda insicuri e annulli le nostre capacità, dobbiamo recuperare le virtù che sono rimaste illese o che sono perfino affiorate dopo la brutta esperienza.
Cercare nuove illusione e fare progetti.
Possiamo dare una svolta inaspettata al nostro futuro, basta avere obbiettivi ben chiari. Evitiamo di disegnare la vita come le favole delle fate, o viceversa. Con realismo e tenacia tutto è possibile.
L'opinione dell'esperto. “Bisogna essere generosi con se stessi e darsi tempo”
Il processo di recupero sarà molto difficile se ci lasciamo trascinare dalla fretta di superare il trauma. Il tempo non deve metterci ansia. Bisogna tenere a mente che un fatto dalle conseguenze traumatiche non si dimenticherà mai. Imparare a conviverci senza che ci faccia del male, a volte, richiede un lungo percorso. Pertanto, dobbiamo stare sereni, essere pazienti e darci il tempo per sentire e riconoscere i segnali che il nostro corpo e la nostra mente ci inviano come risposta ai passi che facciamo, con la piena consapevolezza che è un cammino a volte difficoltoso, ma imprescindibile per essere felici.
Saltare gli ostacoli: uno, due, tre....SU!!!
Tutti quanti potenzialmente sono in grado di superare un trauma: E' necessario però avere ben chiari i passi da fare e seguire il percorso con decisione.
Identificare il trauma e non colpevolizzarsi.
Dimostrare il desiderio di superarlo.
Riconoscere che si tratta di un problema fisico o psichico.
Sviluppare le abilità necessarie, con o senza l'aiuto del medico.
C'è bisogno di tutto, ma la cosa più importante è il desiderio di superare il problema e la fiducia in se stessi. Come dimostra una celebre frase di Marie Curie “la vita non è facile per nessuno di noi ma..che importa? L'importante è perseverare. Bisogna sentirsi in grado di fare qualsiasi cosa, e questa cosa la si deve realizzare, costi quel che costi”.
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Le informazioni qui riportate hanno solo il fine di operare una informazione, non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.
L'operatore specializzato Luigina Bernardi
Bibliografia e altre fonti
1) "Psicologia oggi", n°9 luglio/agosto 2009.