“Su dieci persone influenzate, sei sono colpite da virus intestinali, il picco di solito è nel mese di gennaio. Una delle forme influenzali più fastidiose è senz’altro la gastroenterite virale: detta anche influenza intestinale, Questa gastroenterite miete ogni anno migliaia ”di vittime”: crampi allo stomaco e bruciori localizzati all’intestino, febbre, diarrea e vomito possono diventare sgraditi compagni di avventura. Prevenirla non è facile, perché i virus che possono provocare queste sindromi sono dappertutto, e basta un semplice contatto per ammalarsi. Come fare prevenzione? Qual è l’alimentazione più adatta in caso di contagio? Le risposte in questo articolo. “
Definizione
"L’Influenza Intestinale è un termine di uso comune, con il quale ci si riferisce più propriamente ad una gastroenterite (vengono colpiti stomaco ed intestino) di origine virale.
Nonostante, quindi, non sia causata da virus influenzali, spesso si fa confusione in merito alla differenza con l’influenza vera e propria, che, invece, come noto, colpisce l’apparato respiratorio, provocando febbre, disturbi respiratori, congestione, dolori muscolari e stanchezza.
L'influenza intestinale è una patologia di frequente riscontro, oltre che molto contagiosa. Può colpire persone di qualsiasi fascia di età e dare origine a vere e proprie epidemie. Se si è in buona salute il recupero, di solito, avviene senza particolari complicazioni.
La malattia tende a colpire neonati, bambini, anziani e persone con ridotte difese immunitarie; per questi ultimi tipi di pazienti può anche diventare mortale. Non vengono colpiti i bambini al di sotto dei 6 mesi (in quanto protetti dagli anticorpi materni, IgG trasmessi per via placentare e dalle IgA presenti nel latte materno), mentre si calcola che circa il 95% dei bambini, entro i tre anni di età, va incontro ad almeno un episodio di gastroenterite virale, generalmente indotto da rotavirus.
La gastroenterite da rotavirus è una malattia diffusa in tutto il mondo. Le infezioni da virus gastrointestinali hanno una stagionalità; in Europa, e nelle zone temperate del pianeta, si registrano picchi di incidenza stagionale, in particolare nel periodo invernale, tra novembre e marzo. Nei Paesi tropicali il virus è presente sostanzialmente tutto l'anno."
Anche altri virus possono essere causa di influenza intestinale
- Adenovirus - di solito procurano disturbi respiratori, ma alcuni ceppi possono determinare gastroenterite;
- Calicivirus - sono causa di gastroenteriti lievi nei bambini;
- Astrovirus - sono causa comune di diarrea nei neonati.
Incubazione
"Il periodo d’incubazione dipende dal virus che causa la malattia e dalla capacità di difesa del sistema immunitario della persona infetta;
- Norovirus - il periodo d’incubazione è di 1-3 giorni. Il malato può diffondere l'infezione in qualsiasi momento fino a una settimana o due dalla guarigione;
- Rotavirus - il periodo d’incubazione è compreso tra 1-2 giorni. La persona infetta può trasmettere il virus anche prima che i sintomi siano visibili;
- Adenovirus - il periodo d’incubazione è di circa una settimana;
- Astrovirus - il periodo d’incubazione è di 1-3 giorni;
- Calicivirus - il periodo d’incubazione è di 2-10 giorni."
Sintomi
"I sintomi si presentano entro 1-2 giorni dall'inizio dell'infezione.
- Crampi addominali,
- mal di stomaco,
- gonfiore addominale (meteorismo),
- eruttazioni,
- sintomi simil-influenzali (febbre, mal di gola, mal di testa, tosse, dolori),
- nausea, vomito, diarrea,
- febbricola, ma si può anche avere febbre ed, a seconda del tipo di agente responsabile, anche linfoadenopatia."
Come avviene il contagio
"Il contagio avviene attraverso il contatto con una persona infetta o attraverso l’ingestione di cibo o acqua contaminati. Una scarsa pulizia delle mani permette una rapida diffusione del contagio.
La diffusione dell’agente infettivo da persona a persona è facilitata, ad esempio, se:
- vengono preparati dei cibi da persone che non hanno lavato accuratamente le loro mani;
- vi è stata un’inadeguata cottura di pesci eventualmente contaminati dagli scarichi fognari;
- dopo aver utilizzato la toilette, o dopo aver cambiato il pannolino di un bambino, è mancato un adeguato lavaggio delle mani.
L’influenza intestinale è così contagiosa che di solito colpisce tutti i membri di una famiglia, per questo molti medici la definiscono un “affare di famiglia”."
Norme generali
"Occorre prendere sempre le dovute precauzioni, in quanto è possibile riammalarsi più di una volta.
- Evitare il contatto con una persona che ha l'influenza intestinale o suoi sintomi, come vomito e diarrea;
- non condividere bevande, posate, bicchieri e piatti con una persona malata;
- utilizzare asciugamani separati;
- disinfettare le superfici contaminate con detergenti a base di candeggina;
- lavarsi le mani spesso, soprattutto dopo aver usato la toilette, o prima di mangiare, ed anche durante e dopo il contatto con una persona che ha l'influenza intestinale. Assicurarsi che lo facciano anche i bambini. Se i vostri bambini sono più grandi, occorre insegnare loro a lavarsi le mani. E’ consigliabile usare acqua tiepida e sapone, strofinando le mani energicamente, per almeno 20 secondi, ricordandosi di lavare soprattutto intorno alle cuticole (pellicine), sotto le unghie e nelle pieghe delle mani, sciacquando infine abbondantemente;
- negli asili nido occorrerebbe assicurarsi che il centro disponga di camere separate per cambiare pannolini e per preparare e servire il cibo;
- evitare di bere l’acqua in luoghi (es. paesi sottosviluppati) nei quali è altamente ipotizzabile la possibilità di contaminazione da scarichi fognari.
Più che farmaci (da riservare al giudizio del medico, e quindi alla sua personale valutazione del quadro clinico), sono utili rimedi naturali.
La reidratazione è la pietra miliare del trattamento dell’influenza intestinale, per tutte le età e per tutti i vari tipi di infezioni virali enunciate; va evitata la disidratazione e la perdita di sali minerali, bevendo liquidi ed apposite soluzioni reidratanti orali.
In fase acuta è necessario stare a riposo ed evitare di assumere cibi solidi, per far riposare il tubo digerente, fino alla regressione dei sintomi."
Trattamento e Alimentazione
"Passata la fase più critica si potrà riprendere una alimentazione fatta di cibi leggeri e poco conditi, onde non appesantire lo stomaco, ovvero:
- pane tostato ed alimenti secchi e privi di sale e zucchero (taralli semplici, fette biscottate, grissini),
- pasta in bianco,
- riso (senza scolarlo troppo, per non disperdere l’amido che si sprigiona con la bollitura, in quanto sostanza utile nella diarrea),
- patate bollite (altro alimento ricco di amido),
- passati di verdure (zuppa di carote in particolare, le carote possono anche essere consumate crude),
- banane (hanno proprietà astringenti),
- limone (uno dei condimenti più consigliati, date le sue proprietà astringenti); è infatti utile bere acqua naturale mescolata a succo di limone appena spremuto, tra l’altro utile rimedio antinausea,
- carni magre, facilmente digeribili (meglio, quindi, se cotte al vapore), in particolare pollo,
- pesce, anch’esso bollito o cotto al vapore; evitare il pesce grasso (es. il salmone) e prediligere quello azzurro, come il merluzzo,
- parmigiano, formaggio facilmente digeribile e di alto valore nutrizionale.
I probiotici aiutano l’intestino a ripristinare le proprie difese."
Cibi da evitare e raccomandazioni
- "bevande bollenti o troppo calde (la temperatura troppo elevata può irritare le pareti intestinali);
- cibi troppo elaborati, grassi e fritti, dolciumi, cibi piccanti o molto conditi;
- latte e derivati del latte (formaggi, burro e yogurt) in quanto, nel corso della virosi, la mucosa intestinale è impoverita delle sostanze necessarie per la digestione di questi alimenti;
- caffeina (azione irritante sulla mucosa intestinale);
- alcol (azione disidratante);
- fumo e bibite gassate.
Cautela nell’assunzione di farmaci, in particolare i FANS.
Inutile l’assunzione di antibiotici, inefficaci contro i virus.
Astenersi dall’assunzione di antidiarroici, che potrebbero ritardare l’eliminazione dei virus, a meno che il medico non ne valuti l’effettiva necessità."
Prendere precauzioni quando si viaggia (in paesi a rischio)
- Bere solo acqua in bottiglie sigillate;
- evitare di utilizzare cubetti di ghiaccio, perché possono essere stati ottenuti con acqua contaminata;
- utilizzare l'acqua in bottiglia per lavarsi i denti;
- evitare cibi crudi (tra cui frutti pelati, verdure crude e insalate) poichè sono stati toccati da mani umane;
- evitare di ingerire carne cruda o poco cotta e pesce.
Quanto dura l’influenza intestinale
"Solitamente le persone in buona salute nel giro di 2-3 giorni guariscono dall’influenza intestinale, dipende dal virus che sostiene l’infezione.
L’unica conseguenza della gastroenterite virale è la disidratazione, ossia la perdita massiccia con vomito e diarrea di grosse quantità di acqua e sali minerali. Di norma se si è colpiti da influenza intestinale e il sistema immunitario gode di buona salute non esiste alcun problema, basta reintegrare i liquidi che si perdono.
Per i bambini, anziani ed immunocompromessi occorre evitare ad ogni costo la disidratazione e se si notano segni del suo insorgere bisogna ricorrere immediatamente ad una struttura ospedaliera dove verrà praticata la reidratazione per via endovenosa."
Rafforzare il sistema immunitario è il primo passo
Salvaguardare il sistema immunitario è facile e difficile allo stesso tempo: facile perchè la natura ci ha sempre indicato le vie più semplici e le condizioni idonee per raggiungere e mantenere la salute. Il difficile è che noi le ignoriamo sistematicamente.”
I vantaggi di un Check Up quantistico per mantenere il nostro benessere
Come per la vostra automobile esiste un test o uno screening che ne rileva i problemi, la buona notizia è che anche per gli esseri umani esiste oramai da circa 17 anni, un Check Up di bioenergetica quantistica (la medicina del futuro), non invasivo, in grado di valutare lo stato psico-fisico di salute di una persona nel suo insieme. Di valutare le carenze di vitamine, minerali, acidi grassi, aminoacidi, le intolleranze alimentari e molto altro.
Che cosa può fare per te
- Rilevare lo stato di salute di tessuti, organi e sistemi (nervoso, circolatorio, linfatico ecc.);
- rilevare l’idratazione, l’energia cellulare, Ph;
- rilevare: virus, batteri, funghi e parassiti;
- individuare: tossicità, intolleranze, allergie, geopatie;
- individuare: traumi emotivi, stress, ansia, attacchi di panico, depressione;
- riequilibrare i valori per aiutare l’organismo ad autoregolarsi;
- testare l’efficacia e/o la dannosità di qualsiasi sostanza e/o il rimedio;
- e molto, molto altro ancora.
Il Check Up quantistico con la strumentazione SCIO/Gioia Bertha ci permette di scoprire, in dettaglio, la o le cause del problema e definire un profilo completo sullo stato psicofisico, individuare il rischio di patologia nascente, correggere le informazioni scorrette che creano squilibrio e testare i rimedi naturali più adatti alla chimica della persona.
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Le informazioni qui riportate hanno solo il fine di operare una informazione, non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.
Operatore specializzato Luigina Bernardi
Bibliografia e fonti
- “Tutto il corpo in piena salute” di Michael T. Murray, Edizioni Red 2002;
- fonti web: medicitalia.it