Malattia infiammatoria, spesso cronica, delle vie polmonari, caratterizzata da crisi respiratorie con sibili, difficoltà sia nell'inspirazione che nell'espirazione e talora tosse secca, con senso di soffocamento. E' causata da un broncospasmo scatenato dall'inalazione di allergeni (pollini, polveri, peli di animali ecc.) o da forti stress psicofisici in individui geneticamente predisposti. La frequenza e l'intensità delle crisi è molto variabile, ma la terapia deve essere sempre immediata. Le soluzioni naturali e olistiche più efficaci risolvere un problema a volte invalidante e fastidioso?
Lo scambio continuo con la vita
Il simbolismo dei polmoni è intimamente collegato alla loro funzione: il respiro. Quando si nasce è il primo respiro – e non l’uscita dal grembo – a sancire la “vera” entrata nel mondo: fin da subito, dunque, polmone e respiro sono sinonimo di vita. Prima della nascita siamo immersi nel mondo acquatico, l’amnios della placenta, in cui non dobbiamo fare alcuno sforzo per vivere perché ossigeno e nutrimento arrivano senza interruzione dal cordone ombelicale collegato al corpo della mamma.
Il primo respiro
La nascita segna il passaggio da questo mondo, comodo ma immerso nell’inconscio, a quello aereo, dove per vivere bisogna respirare: è il prezzo per sviluppare la coscienza. Qui, nella dimensione aerea, avviene l’imprinting fondamentale: inspirazione = vita; espirazione = morte. Entrambe le fasi sono necessarie; iniziano così la compresenza e la ciclicità degli opposti, di cui il respiro è l’emblema centrale. Il polmone “abita” qui, al confine tra i due poli, e li alterna con sapienza donandoci la possibilità di vivere. Il respiro esprime anche l’ampiezza e la libertà del nostro essere: poter respirare a pieni polmoni è segno di uno stato di benessere e indica che godiamo di uno spazio vitale adeguato alle nostre esigenze, mentre fare brevi e contratti respiri indica uno stato di tensione e una dimensione esistenziale in quel momento angusta e compressa.
Un cordone ombelicale che non si stacca
La dinamica del respiro e le caratteristiche della mucosa respiratoria ci portano al secondo grande simbolo dei polmoni: lo scambio e la relazione continua con il mondo esterno.
Su questo punto si stratificano più aspetti:
- la dipendenza continua e totale dall’aria, che può essere vista come una madre a cui siamo attaccati con un cordone ombelicale invisibile ma molto concreto;
- la condivisione della stessa sostanza vitale con gli altri esseri viventi, che ci mette in rapporto biologico e psicologico con la collettività, sia in senso lato (l’umanità e le creature viventi) che in senso specifico: quando si è in una stanza si respira tutti la stessa aria, cioè si condivide la stessa “atmosfera”;
- la relazione intima che si instaura tra due persone legate sentimentalmente, che non può prescindere dal contatto ravvicinato, dal “portare dentro” – cioè dal respirare l’uno il mondo dell’altro.
Il respiro è il “soffio divino” che dà la vita
In tal senso i polmoni rappresentano una pelle “più intima”: il contatto e lo scambio con l’esterno avvengono in profondità, nella cavità toracica, cioè nel luogo simbolo di emozioni e sentimenti. Il respiro è dunque impregnato di una valenza emotivo-affettiva e su di esso si incentrano le espressioni fondamentali della nostra vita interiore: il riso, il pianto, il sospiro, l’ansia, la rabbia, il dolore, l’orgasmo. Nessuno di questi si esprime senza la partecipazione attiva del respiro, che è quindi anche una sorta di “ponte” con l’anima. Tale aspetto è stato percepito fin dall’antichità ed espresso in tutte le religioni: il respiro è il “soffio divino” che dà la vita – come nella Bibbia – ma anche il “tramite”, attraverso tecniche di respirazione particolari, tra noi e la dimensione meditativa e spirituale.
Sentirsi ispirati per nutrire l'anima
Ciò si collega per analogia al simbolismo creativo del polmone/respiro: inspirare è – in associazione con la simbologia del naso – un “intuire” (per esempio, l’ispirazione artistica). Sentirsi ispirati significa dilatare il proprio essere in nuovi spazi che nutrono l’anima. Vivere in una dimensione polmonare vuol dire affrontare la realtà con una spiccata sensibilità per le atmosfere, le sfumature e i toni delle relazioni, con un senso molto intenso del presente e una modalità affettiva del tipo “tutto o niente”, “dentro o fuori”, “tutto e subito” o “niente e mai più”. Inoltre c’è attenzione per il lato spirituale della vita e al contempo il bisogno di vivere in luoghi e situazioni “aperti” e spaziosi.
Problemi ai polmoni indicano diverse tematiche
- conflittualità nel rapporto con la madre e con le dimensioni materno-protettive in genere, presente fin dalla prima infanzia;
- restringimento del proprio spazio vitale in uno o più ambiti che contano;
- avversione per un ambiente, un contesto o una relazione che si è costretti a incontrare da vicino o in modo prolungato;
- angoscia di morte o paure legate al sentirsi soffocare da pressioni o richieste.
Che cosa vuol dire la paura di perdere la continuità degli affetti
Il simbolo dell'asma risiede con evidenza nel meccanismo patologico che lo produce. La crisi d'asma inizia con un broncospasmo espiatorio. I bronchi cioè, cercano di trattenere il più possibile l'aria al loro interno. Ebbene, questo riflette in modo perfetto lo schema psicologico-affettivo dell'asmatico. L'aria, prima ancora del cibo, è la prima forma di nutrimento quando veniamo al mondo, ciò che ci permette di sopravvivere. Come tale essa rappresenta uno dei tanti volti del materno; la mamma come l'aria o l'aria come la madre. Pertanto, ognuno di noi lega al respiro l'idea della sopravvivenza immediata. Ora, nel caso di chi diventa asmatico da piccolo o durante l'adolescenza, la mamma gioca un ruolo chiave; è una madre che fin da quando il bimbo è nato manifesta il suo amore con ambivalenza: in modo impercettibile – aereo, per così dire – essa fa subito capire al bimbo che ci sono regole da lei stabilite che lui non deve oltrepassare, perchè se questo dovesse avvenire, non ci sarà un semplice rimprovero, ma la sospensione dell'amore.
Una gabbia affettiva soffocante
Tale schema resta identico negli anni, “modernizzandosi” solo nella forma. Nell'adolescenza esso si può riassumere così: “Va e sii libero ma all'interno delle aspettative che ho su di te”. Il bambino cresce in una gabbia invisibile, dove riceve amore- aria -stima dalla madre; se ne esce, percepisce un “embargo” affettivo. In breve, la mamma “mette il muso” e lui sente di non ricevere più aria/amore. La gabbia è soffocante, ma in fondo in essa si sopravvive, il problema è quando ne esce: lì l'asmatico sente di poter soffocare davvero.
Nell'inconscio, fare scelte autonome = rischio di morire
Poiché tutto questo meccanismo è inconscio, ecco il corpo a “risolvere” la questione: ogni volta che il bambino o il ragazzo, a volte anche l'adulto, vuole fare una scelta autonoma, si riattiva l'arcaica paura di essere deprivati dell'aria, cioè della mamma, e la crisi scatta per tenere dentro quanta più aria possibile. Ciò ovviamente impedisce l'ingresso di altra aria e crea la sensazione reale di soffocamento. Nell'inconscio di queste persone si crea l'equivalenza “fare scelte autonome=rischiare di morire”, e in effetti la crisi d'asma non curata può talora essere letale.
Quando ai tuoi polmoni manca l'aria, neghi il tuo bisogno d'aiuto e protezione
Per la medicina cinese l'asma dipende da uno squilibrio energetico del polmone, l'organo che regola il rapporto tra ciò che sta “dentro” il corpo e l'esterno. Durante l'ispirazione riceve energia dall'aria e, attraverso il sangue, la mette in circolo; nell'espirazione, invece, il polmone espelle “ciò che è stantio”, purificando l'organismo. “Questa funzione viene compromessa da fattori irritativi, quali il fumo, l'inquinamento o le infiammazioni delle prime vie aeree (faringiti, tonsilliti, riniti)”. Il deficit di respiro vitale, però, può essere causato anche da traumi psicologici risalenti all'infanzia, in particolare legati alla carenza d'affetto materna, reale o vissuta come tale: una mamma percepita come assente perchè non ha assicurato calore, protezione e ha stimolato prematuramente i figli al distacco.
Anche gli abbandoni affettivi possono scatenare i sintomi
Anche sentimenti negativi quali tristezza e malinconia, o conseguenti a lutti e abbandoni affettivi, possono scatenare i sintomi dell'asma. In genere ne soffrono le persone timorose e diffidenti, perchè non hanno sviluppato indipendenza e sicurezza. Agli stress emotivi reagiscono con contrazioni del diaframma che generano broncospasmo e la sensazione di oppressione al petto. “Diffidenza e paura, inoltre, agiscono sul sistema immunitario che diventa ipersensibile e mantiene uno stato di continua allerta. Da qui la predisposizione alla reazione allergica asmatica”. Questo sintomo può quindi somatizzare il tuo conflitto inconscio tra il desiderio di autonomia e libertà e un forte bisogno di dipendenza da chi ha sostituito la figura materna. L'attacco esprimerebbe angoscia o rabbia repressa ogni volta che temi di perdere il tuo punto di riferimento affettivo, anche se, nello stesso tempo, sei tentato dalla possibilità di separartene. Un dissidio che rende difficile stabilire relazioni sentimentali durature, per il timore dell'abbandono.
Il tuo punto debole è la perfezione
Soffri d'asma quando ti senti vulnerabile e insicuro/a, anche se all'esterno dimostri il contrario? Così manifesti la paura del rifiuto e, per scongiurarlo, cerchi di apparire perfetto/a, intelligente, efficiente, per farti amare da chi, sul lavoro e nella vita, influenza il tuo stato emotivo. In realtà sei in cerca di aiuto e protezione.
Quando si scatenano gli attacchi d'asma?
- Dopo una discussione accesa ti si blocca il respiro;
- soffri d'asma quando sei molto preoccupata/o e temi di non essere all'altezza;
- ti viene l'affanno nei periodi in cui sei in crisi con il tuo lui/lei.
Per affrontare questo disturbo invalidante, sia sul piano fisico e psicologico, è importante consultare un medico per indagare sulle cause.
I pericoli nella nostra casa: inquinamento indoor
Inquinamento indoor: un argomento sconosciuto le cui cause si celano negli ambienti delle nostre case e gli effetti attentano la nostra salute.
Qualità dell’aria Indoor. Quando parliamo di “ambiente indoor” ci riferiamo agli ambienti confinati di vita e di lavoro ed in particolare a quelli adibiti a dimora, svago, lavoro e trasporto.
Un tema importantissimo e sempre più sensibile per le persone, perché sempre più di queste ultime passano il proprio tempo e quello professionale dentro luoghi e ambienti confinati.
Soprattutto i bambini e le persone anziane sono i soggetti maggiormente attaccati dagli effetti deleteri ed inquinanti del permanere molto tempo all’interno delle case.
- Più del 20% delle malattie e delle morti nel mondo sono attribuibili ai fattori ambientali;
- più del 30% delle malattie nei bambini al di sotto dei 5 anni è attribuibile a fattori ambientali;
- in Europa il 4,6% delle morti per tutte le cause ed il 31% delle inabilità, nei bambini (da 0 a 4 anni di età) sono attribuibili all’inquinamento indoor;
- circa il 13% dei casi di asma dei bambini, nei Paesi industrializzati, è correlabile ad un eccesso di umidità negli edifici.
Per avere maggiori informazioni inerenti i pericoli degli inquinamenti interni alle nostre abitazioni (inquinamento indoor) vai al seguente link: Inquinamento indoor
Le soluzioni olistiche più efficaci per sconfiggerla e ritrovare il benessere
La soluzione più innovativa è senza alcun dubbio il Check Up di biorisonanza quantistica che ci consente di rilevare la presenza di allergie o problemi respiratori, tramite la misurazione dei parametri elettromagnetici e frequenziali del corpo umano, di conoscere lo stato di salute degli organi, dei sistemi (nervoso, linfatico, etc.), di rilevare il livello di minerali, di vitamine, di funghi, di batteri, di virus, di rilevare intolleranze alimentari, allergie e molto altro ancora.
La Medicina Quantistica, e il Check Up di Biorisonanza, cos’è e come funziona
Per intraprendere una spiegazione più puntuale e nello stesso tempo rivelatrice della materia ci serviamo di una testimonianza di un’intervista rilasciata nel 2005 dal massimo esperto del settore, il Prof. Piergiorgio Spaggiari, alla giornalista Claudia Bortolato, dal titolo: “Esercizi di energia quantistica. Strumenti speciali, capaci di comunicare con le cellule”, illuminante per capire come funziona la Medicina quantistica.
Ma prima occorre fare una premessa ove il prof. Spaggiari spiega che:
<<Il benessere .(.). è’ una questione di oscillazioni elettromagnetiche “ordinate”. Esiste un codice di riconoscimento tra le biomolecole, come quello accertato, tra basi del DNA e aminoacidi, che implica l’esistenza di un livello elettromagnetico della materia vivente che dialoga con il livello chimico, assicurando che il traffico delle molecole sia ben ordinato. Se questo “traffico” è armonico, ordinato per l’appunto, l’organismo è in salute. Al contrario, la malattia “nasce” all’origine, e può essere rilevata, come un disturbo della rete elettromagnetica di controllo del traffico molecolare e solo allo stadio finale, quando si manifesta con tutta la sua sequela di sintomi, dolori, diventa un’anomalia della struttura molecolare del corpo.>>
Dunque, prosegue il Prof. Spaggiari, <<L’organismo si mantiene in equilibrio dinamico grazie ai messaggi che le cellule si scambiano costantemente tra loro sotto forma di segnali elettromagnetici estremamente deboli, a frequenza definita. “E’ proprio di queste energie infinitamente piccole, che si occupa la medicina quantistica, forse la più futuristica tra le medicine complementari”, spiega il professor Piergiorgio Spaggiari, fisico e medico chirurgo, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera della Valtellina. La medicina quantistica così come la medicina bioenergetica, considera l’organismo alla stregua di un sistema risonante. “Attraverso speciali strumenti diagnostici e terapeutici, si possono produrre variazioni quantiche di energia così sensibili da interagire con le “energie sottili” del corpo, al fine di ripristinare l’equilibrio e lo stato di benessere”. Con gli strumenti di medicina quantistica più avanzati è possibile rilevare i livelli di energia degli organi e lo stato di salute complessiva dell’organismo e, contemporaneamente, correggere eventuali anomalie energetiche riscontrate per impedire così, per quanto possibile, che la malattia possa successivamente manifestarsi a livello fisico-chimico. Ovviamente, sia in fase diagnostica, sia terapeutica, sopratutto in caso di malattie di una certa entità, questi strumenti non sostituiscono ma integrano eventuali test e cure farmacologiche convenzionali.>>
Cosa vuol dire frequenza
Supponiamo – spiega Del Giudice, di avere una radio con l’antenna sintonizzata sulla frequenza di Londra. Sentiremo solo radio Londra, anche se radio Parigi, Zurigo e chissà quante altre sono più vicine. Perché siamo sintonizzati su radio Londra e non sulle altre. Ma se variamo la frequenza di oscillazione, perderemo radio Londra e passeremo all’ascolto di altre emittenti. Analogamente, se io cambio la frequenza di oscillazione del dominio di coerenza dell’acqua, cambio le molecole che si attraggono, ho la possibilità di intervenire negli scambi biochimici e nella fisiologia, posso trattare le patologie.
Noi siamo in buona salute quando le cellule del nostro organismo procedono regolarmente agli scambi biochimici governati dal dominio di coerenza dell’acqua. Gli scambi avvengono perché c’è una differenza di potenziale, misurabile, tra la parete esterna e quella interna della cellula.
La malattia genericamente intesa si origina quando questo scambio si blocca. Gli “studi osservazionali” fatti da Spaggiari e autorizzati dalla Regione Lombardia hanno dimostrato che utilizzando campi elettromagnetici a bassissima intensità, modulati sulla persona, si può invertire il processo e ripristinare il corretto funzionamento cellulare.
Questa è la Medicina Quantistica che è già impegnata nel trattamento di edemi e infiammazioni, nella riparazione di tessuti. Ma anche come terapia di sostegno per i malati oncologici, in quanto riduce i radicali liberi provocati dalla chemioterapia, che creano disastri. E per dare risposte, ancora non risolutive, a malattie considerate senza speranza come la sclerosi multipla o il morbo di Parkinson.
La casistica c’è ma molto frammentata: ci sarebbe la necessità di raccoglierla e codificarla in qualche modo, per fornire base e strumenti di lavoro ai medici, oltre che di conoscenza per tutti.
I campi e le sindromi dove maggiormente viene impiegata:
Squilibri del sistema neurovegetativo e stress con le sue manifestazioni, “somatizzazioni” del sistema digestivo (meteorismo, gastriti, cervicalgie muscolo-tensive…), cutaneo patologie croniche recidivanti, candidosi, cistite, sinusite, problemi da intossicazione da farmaci, fumo, alcool, problemi di invecchiamento e deterioramento psico-fisico, patologie degenerative, in particolare dell’apparato osteoarticolare, artrosi, squilibri funzionali endocrini, dismenorrea, distiroidismi, etc.
Il Test è uno screening indolore, non invasivo, in grado di controllare lo stato di salute psicofisico in modo così efficace e avanzato da individuare disturbi e squilibri latenti. Grazie al Check Up si può scoprire, in dettaglio, la o le cause del problema e definire un profilo completo sullo stato psicofisico che, tra le molte altre cose, rileva e tratta:
- intolleranze alimentari e allergie;
- problemi nutrizionali;
- deficienze vitaminiche e minerali;
- virus, batteri, funghi e parassiti;
- disturbi emotivi, stress, ansia e traumi;
- disfunzioni ormonali;
- stato degli organi;
- tossicità e molto altro.
Rimedi naturali
Si può inoltre aiutare l’organismo con dei rimedi naturali, quelli che risultano i più adatti all’organismo e alla situazione della persona,
L’agopuntura senza aghi: la Nutripuntura
Con la Nutripuntura ci poniamo l’obiettivo di fornire quelle informazioni che sono presenti nel corpo umano di ogni individuo già fin dalla nascita e che, per un motivo o un altro, si sono perse nel corso della vita di ognuno di noi.
Ecco dunque, noi facciamo in modo di nutrire nuovamente l’organismo umano offrendo appunto un nutrimento endocellulare, fornendo quindi quelle informazioni che ha perso.
La Nutripuntura si compone di 38 informazioni endocellulari, o mini- pasticche (assunte per via orale e da masticare secondo le sequenze stabilite per due-tre volte al giorno), e il compito affidatogli è proprio quello di fornire direttamente all’organo carente, o ad un settore specifico, le informazioni elettromagnetiche di cui prima e necessarie per attivare, o riattivare, l’autoregolazione naturale.
La loro efficacia, che è precisa come quella degli aghi in agopuntura – ecco perché si chiama Nutripuntura – è immediata per i settori e gli organi che si vogliono andare a sostenere.
L’originalità della Nutripuntura, che la distingue dall’omeo “patia” o dall’organo “terapia”, è che la sua azione non è contro un sintomo o una patologia, ma va a favore delle correnti che regolano la salute dell’organismo.
Favorendo il flusso di un meridiano permette di rinforzare in qualsiasi momento un settore in difficoltà, senza dover attendere un segnale d’allarme (patologia) da parte dell’organismo: agisce preventivamente a sostegno della vita cellulare.
Riequilibrio bioenergetico quantistico
Il risultato più importante si ottiene attraverso i riequilibri energetici con SCIO/GIOIABERTHA, che a seconda della situazione da riportare in equilibrio e del quadro generale della persona, sono consigliati una volta al mese almeno i primi tre o quattro. Dopo il riequilibrio e aver valutato i settori deboli dell’organismo, come carenze di vitamine o minerali, oppure eccessi, si procede al test dei rimedi naturali che rispondono al meglio alla persona, che come ho riscontrato risultano essere diversi da una persona ad un altra, anche se si tratta dello stesso problema.
Per maggiori informazioni e/o per prenotare il tuo check up quantistico, contattaci senza esitare. Saremo lieti di aiutarti.
Le informazioni qui riportate hanno solo il fine di operare una informazione, non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici.
L'operatore specializzato Luigi na Bernardi
Bibliografia e altre fonti
1) "Dizionario di Medicina Psicosomatica" – Autori: Raffaelle Morelli, Pietro Fornari, Vittorio Caprioglio, Daniela Marafante, Piero Parietti. Edizioni Riza Spa 2012;
2) Patrick Vèret, Yvonne Parquer – giugno 2007, “Manuale di Nutripuntura” – Tecniche Nuove;
3) Starbene 12 maggio 2014 - N.5 , articolo “Asma ne soffri se ti senti poco amata” autore Simona Lualdi, pag.89-90;
4) Sitii web: www.progettobenesserecompleto.it - www.gioiabertha.it
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